Incendio in provincia di Roma: riflessioni sul tema della tutela ambientale

E’ di Venerdi 5 Maggio 2017 la notizia di un incendio sviluppatosi in un’azienda della provincia di Roma che tratta alcuni materiali di recupero da Rifiuti, tra cui principalmente carta e plastica.

Stando a fonti istituzionali l’incendio si sarebbe sviluppato originariamente dal materiale depositato nel piazzale dell’azienda e successivamente si sarebbe propagato ai materiali stoccati all’interno dei capannoni

Ininterrotto il lavoro dei Vigili del Fuoco nel tentativo di spegnere il rogo, reso difficile anche dalla presenza di forti correnti che hanno spirato dapprima sulle coste del litorale laziale ed in un secondo momento verso la Città di Roma provocando allarme tra i cittadini.

Tempestivo anche l’intervento dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (di seguito ARPA) del Lazio che, attraverso i propri Tecnici, ha attivato tutti i monitoraggi per la misurazione dei parametri della qualità dell’aria per quantificare un eventuale inquinamento ambientale nelle zone limitrofe il deposito di Rifiuti. Il monitoraggio ha anche interessato le zone attraversate dalla scia della coltre di fumo che, da testimonianze oculari, pare abbia assunto dapprima un colore scuro e di seguito un colorito tendente al grigio chiaro.

Appare opportuno ribadire ancora una volta l’importanza della formazione del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro

Dott. Vito Cerabona Docente a contratto di ‘Gestione dei Rifiuti in Italia. Sviluppo della Normativa inerente e proliferazione delle Ecomafie’. Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione in Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Università Cattolica del Sacro Cuore

Nell’immediato, e verosimilmente per il principio di Precauzione, è stata emanata un’ordinanza del Sindaco di Pomezia (Ordinanza Sindacale n. 6 del 07/05/2017) che, tra le altre cose, ha determinato l’allontanamento dei residenti entro i 100 metri di raggio dal luogo dell’incendio. Tale atto potrebbe essere stato emanato anche in considerazione dell’ esigenza di una più approfondita valutazione ambientale tesa a determinare la presenza di fibre di Amianto aereodisperse che, come dichiarato dal Direttore del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6 al Tg3, era incapsulato sul tetto del Deposito.

In uno scenario di questo tipo appare opportuno ribadire ancora una volta l’importanza della formazione del Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro che nell’esercizio delle sue funzioni istituzionali, tanto nei Dipartimenti delle ARPA quanto nei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, è chiamato ad affrontare possibili fenomeni conseguenti incidenti rilevanti che creano un potenziale rischio sia per la Popolazione sia per i Lavoratori che, come nel caso specifico, operano nel ciclo integrato dei Rifiuti.

Nel percorso di Studi in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei luoghi di Lavoro è prevista una formazione specifica in Igiene Ambientale ed un ADO (Attività Didattica Obbligatoria) dedicata che tratta la Gestione dei Rifiuti in Italia con accenni alla normativa di riferimento e che offre spunti per possibili tecniche di management applicate al ciclo integrato dei rifiuti. Questo aspetto rappresenta, a parere di chi scrive, una reale esigenza del profilo della figura professionale ed un asset strategico che nel futuro potrebbe diventare un interessante quanto utile sbocco lavorativo anche nel settore privato.

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